10 miliardi di aiuti dall’Ue per inclusione sociale e salute
Quasi 10 miliardi e mezzo di euro. A tanto ammonta la quota di fondi di coesione che ha finanziato progetti riguardanti inclusione sociale e salute nel periodo compreso tra il 2014 e il 2020. Di questi, quasi il 50% provengono direttamente dalle casse dell’Unione europea, mentre il 28,2% sono del Fondo Sociale europeo, il principale strumento utilizzato dall’Ue per sostenere l’occupazione e per assicurare opportunità lavorative più eque per tutti.
Il numero totale di progetti realizzati è di 41.359. Tra questi hanno avuto particolare rilievo l’erogazione di bonus per la fruizione di servizi di baby-sitting finalizzati all’offerta di assistenza verso i genitori di figli minori di 14 anni, soprattutto durante il periodo della pandemia di COVID- 19, che ha visto l’implementazione della didattica a distanza.
Importanti anche gli interventi realizzati in Campania, con il sostegno straordinario a favore dei pensionati, in particolare i titolari di pensioni sociali, assegni sociali e pensioni ordinarie di vecchiaia integrate al minimo per sostenere le fasce deboli della popolazione con aiuti concreti. In Calabria invece, di grande rilevanza l’acquisizione delle attrezzature sanitarie per il nuovo ospedale della Piana di Gioia Tauro, che avrà in dotazione un totale di 339 posti letto. Tuttavia, sono Puglia e Basilicata le due regioni che in relazione alla loro popolazione hanno beneficiato maggiormente dei fondi di coesione in questo ambito.