Ferreira: “Serve un’attuazione efficace delle politiche di coesione”
Bruxelles – L’Unione europea è al fianco delle realtà locali, con una politica di coesione che da sempre “aiuta le regioni a cambiare e ad adattarsi alle nuove realtà e alla nuove sfide”. La premessa, per Elisa Ferreira, è d’obbligo. Perché la commissaria per la Coesione nel sottolineare la natura di sostegno dell’Ue, richiama anche le amministrazioni, centrali e locali, alle proprie responsabilità. Non ci può essere aiuto vero se non ci si aiuta da soli. Per questo, dice in occasione della conferenza sul futuro delle politiche di coesione, “la cosa migliore che possiamo fare per le politiche di coesione è un’attuazione efficace dell’attuale ciclo” 2021-2027.
Saper spendere tutto bene, senza ritardi, e come si deve. Attuazione efficace vuol dire questo. Una sfida comune a tutti, ma valida sopratutto per chi, come l’Italia, sconta ancora divari regionali forti. Non si fa una menzione esplicita alla questione del Mezzogiorno, ma il ragionamento di Ferreira calza a pennello. “Uno sviluppo equilibrato è un asset per il Paese nel suo insieme”, e non è un caso, scandisce, se “i Paesi più competitivi sono quelli con le minori disparità territoriali“. Per lo Stivale questo vuol dire una rinnovata necessità al rilancio delle sue regioni meridionali. Campania, Calabria, Basilicata, Puglia, Sicilia, Molise e anche Sardegna: è qui che serve un cambio di passo. A patto che ci sia volontà e progettualità.