Con Mobartech la cultura è alla portata di tutti in Lombardia
Promuovere il patrimonio culturale lombardo tra il grande pubblico, valorizzando in modo innovativo beni poco conosciuti attraverso strumenti tecnologici semplici ma efficaci. Questi i valori dietro al progetto Mobartech, attuato in primo luogo da Arteria Srl e dalle principali università milanesi, nell’ambito del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (Fesr) e dei Fondi Strutturali relativi alla programmazione 2014-2020.
Investendo oltre due milioni di risorse di coesione, l’iniziativa ha permesso, in primo luogo, di dare vita alla piattaforma mobile interattiva e partecipata Mobartech, che si propone di studiare, conservare e valorizzare i beni storico-artistici. Partendo dall’Information Technology, in particolare da tecnologie fisiche diagnostiche non invasive, questo strumento elabora immagini e crea contenuti di infotainment che informino i visitatori sulla storia e le tecniche di realizzazione dei beni culturali che visitano.
Il progetto ha previsto, poi, la creazione di un laboratorio mobile a bordo di un veicolo dedicato. Un punto d’appoggio ideale per lo studio e la messa in atto di interventi locali rispetto ai beni culturali, che ha permesso al pubblico di comprendere le tante azioni di studio e conservazione.
Partendo dai dati sperimentali ottenuti attraverso tecniche spettroscopiche utilizzate di norma in laboratorio, si è dato vita a immagini 3D che raccontano la storia dietro a ciascuna opera. È il caso del quadro “Quarto stato” di Giuseppe Pelizza da Volpedo, conservato nella Galleria d’Arte Moderna di Milano, di cui è stato possibile ricostruire stratigrafia, tecnica e materiali utilizzati.
Mobartech, infine, ha permesso la creazione di nuovi prodotti che mirano a facilitare la fruizione dei beni culturali. Su tutti ha riscosso particolare successo il kit per la valorizzazione del contesto urbano, distribuito a Mantova e Sabbioneta, che comprende mappe del territorio, specchietti, filtri colorati e un taccuino attraverso cui adulti e ragazzi possono guardarsi attorno con strumenti nuovi, scoprendo dettagli e prospettive inedite.