Italia, dall’Unione europea un nuovo “tesoretto” da 42,7 miliardi di euro

Italia, dall’Unione europea un nuovo “tesoretto” da 42,7 miliardi di euro

Una quota da 42,7 miliardi di euro, su un totale di 392 miliardi. All’Italia da sola spetta più di un decimo di tutta la fetta UE per le politiche di coesione, che per il bilancio comune in corso (2021-2027) vuol dire secondo beneficiario di tutta l’Unione dietro la Polonia. Quasi tutti i 42,7 miliardi totali arrivano da Fondo per lo sviluppo rurale e Fondo sociale+. Insieme questi fondi rappresentano il 98% delle risorse messe a disposizione. I restanti 1,02 miliardi di euro arrivano attraverso il Fondo per la transizione giusta (2% del totale tricolore), lo strumento che finanzia la trasformazione sostenibile dell’economia.

L’Italia ottiene più degli altri perché più degli altri ha bisogno. È indice dell’arretratezza dei propri territori. Dei 43 miliardi riconosciuti allo Stivale, il 70% delle risorse sono destinate a quel terzo di Paese che continua a fare fatica e restare indietro. Circa 31 miliardi per le sette regioni meno sviluppate, quelle del Mezzogiorno (Molise, Puglia, Basilicata, Campania, Calabria e isole maggiori). Nell’UE solo Polonia e Grecia hanno più regioni svantaggiate dell’Italia (14 e 11, rispettivamente), mentre Ungheria e Romania hanno lo stesso numero. Solo la Polonia destina più risorse dell’Italia ai suoi territori svantaggiati, segno che la questione meridionale è ancora lì, presente ancora molto attuale.

Di Emanuele Bonini – via Eunews.it