Ambiente, per il ciclo 2021-2027 la coesione offre oltre 20 milioni di euro
A cura di Emanuele Bonini
Bruxelles – Difesa del suolo, tutela dell’ambiente, adattamento ai cambiamenti climatici, lotta all’erosione dei litorali, contrasto al dissesto idro-geologico, promozione e protezione della biodiversità, gestione dei rifiuti e delle acque di scarico. Anche per il ciclo di bilancio 2021-2027 l’azione per l’Ambiente delle politiche di coesione dell’Ue continua ad essere presente e rivestire un ruolo centrale, tanto da essere un tema di intervento specifico. Per l’Italia tutto questo si traduce in 20,4 milioni di euro, 15,2 milioni dei quali di risorse coesione. Risorse destinate nella quasi totalità (95%, pari a 19.415.000 euro) alla voce “infrastrutture”, tra realizzazione di nuove e completamento o potenziamento di quelle esistenti. Il resto di queste risorse (5%, pari a 950.000 euro) è invece impegnato per l’acquisto di beni e servizi.
Con il 40% del totale disponibile (8 milioni di euro) la Regione Marche risulta il principale soggetto attuatore di misure e politiche per l’ambiente, seguita dalla Comunità montana monte Cervino, in valle d’Aosta (7.695.000 euro).
Allo stato attuale c’è ancora un 45% di progetti non avviati, ma va tenuto a mento che c’è ancora tempo per utilizzare e spendere i fondi messi a disposizione e che, nel caso dei programmi della politica di coesione, è possibile anche spendere oltre il periodo di bilancio di riferimento, e quindi nel caso specifico anche oltre il 2027.
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