Briefing Note 52 – Focus dissesto idrogeologico
I fondi di coesione, durante il ciclo di programmazione 2014-2020, hanno fornito finanziamenti per numerosi progetti basati sul tema del dissesto idrogeologico in Italia.
Gli investimenti hanno supportato interventi di vari tipi, inclusa la realizzazione di opere di difesa idraulica, la riforestazione, la manutenzione del territorio e la promozione della consapevolezza tra la popolazione riguardo ai pericoli idrogeologici.
Date le peculiarità geologiche e climatiche, l’Italia è tra i Paesi europei più vulnerabili ai dissesti idrogeologici. Fenomeni climatici estremi, come alluvioni e frane, possono provocare danni significativi all’ambiente, alle infrastrutture e alle vite umane. L’obiettivo della politica di coesione è stato quindi finanziare una serie di progetti finalizzati a ridurre il pericolo legato a eventi meteorologici estremi e a potenziare la protezione delle persone e delle strutture.
Gli investimenti di coesione (realizzati con il contributo dell’Unione europea) nei progetti relativi ai dissesti idrogeologici in Italia hanno comportato una diminuzione del rischio associato ad alluvioni, frane e altri eventi atmosferici eccezionali. Tali iniziative hanno altresì contribuito a rafforzare la sicurezza delle infrastrutture e a sensibilizzare la comunità riguardo alle potenziali minacce idrogeologiche.
I finanziamenti complessivi dedicati ai progetti per i dissesti idrogeologici ammontano a ca. 6,4 miliardi di euro, di cui il 94,6% proveniente direttamente dai fondi di coesione (ca. 6,0 miliardi sui finanziamenti totali). In particolare, si evidenzia il grande contributo del Fondo per lo sviluppo e la coesione (FSC) con ca. 4,3 miliardi di euro, il 66,5% sul totale.