Coesione, dall’Ue 109 milioni alla Sicilia per l’anello ferroviario di Palermo
Dall’Ue oltre 109 milioni di euro di fondi di coesione per lo sviluppo del trasporto ferroviario in Sicilia. La Commissione europea ha approvato un investimento dal Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr) per costruire una nuova sezione dell’anello ferroviario a Palermo. L’Ue sta finanziando la prima delle due fasi di costruzione necessarie per completare il circuito dell’anello ferroviario di Palermo. La tratta elettrificata a binario unico di 1,7 chilometri oggetto del progetto va dall’attuale fermata Giachery alla stazione Politeama. Insieme al Politeama, l’opera prevede la realizzazione di altre due stazioni: Porto – tra Giachery e Politeama – e Libertà.
Il nuovo tratto dell’anello ferroviario di Palermo, sostiene l’esecutivo comunitario, “migliorerà le infrastrutture di trasporto della città, favorendo il passaggio dal trasporto privato a quello pubblico”. Questo si tradurrà in meno automobili sulle strade ridurranno le emissioni e il consumo di energia, con conseguente migliore qualità dell’aria, un ambiente più pulito, una migliore qualità della vita e un centro cittadino più vivibile. L’intervento, inoltre, ridurrà i tempi di viaggio per le persone che continuano a utilizzare le strade e ridurrà il rischio di incidenti attualmente elevato. Altri vantaggi socioeconomici includono la creazione di posti di lavoro in un’area con un alto tasso di disoccupazione, un più facile accesso ai servizi e minori costi di trasporto. Il progetto sarà operativo entro dicembre 2023.
“Questo investimento contribuirà allo sviluppo socioeconomico della Sicilia, rendendola più accessibile e attraente per vivere e lavorare”, rileva Elisa Ferreira, commissaria per lo Coesione. “Palermo è una delle città più grandi d’Italia e necessita di trasporti pubblici più adeguati”. In tal senso “questo progetto si tradurrà in una migliore infrastruttura di trasporto per i palermitani, che avranno un’alternativa sostenibile ed efficiente all’uso dell’auto privata. Porterà a un maggiore utilizzo dei treni, minori emissioni e meno congestione”.
Di Emanuele Bonini – via Eunews.it