Fact Sheet 46 – “Nei panni di Caino per capire e difendere le ragioni di Abele”
Il progetto “Nei panni di Caino per capire e difendere le ragioni di Abele (Educazione alla legalità per la prevenzione di comportamenti antisociali espressi anche attraverso l’uso della realtà virtuale immersiva)” vede la collaborazione del Ministero dell’Interno (Dipartimento di Pubblica Sicurezza – Direzione Centrale per la Polizia Stradale, Ferroviaria, delle Comunicazioni e per i Reparti Speciali della Polizia di Stato) e il Dipartimento di Psicologia dell’Università Sapienza di Roma. L’iniziativa si inserisce nel particolare contesto giovanile (soprattutto adolescenziale) appartenente a territori caratterizzati da criticità sociali di diversa natura e prende in considerazione l’influenza trasversale dei moderni mezzi di comunicazione di massa.
L’aumento esponenziale della presenza dei giovani in rete, dovuto sia al rapido sviluppo della tecnologia che alla sua progressiva portabilità a buon mercato, nonché l’impulso ad essere sempre più connessi e “social”, impongono di misurarsi con temi e problematiche di incredibile dinamismo e complessità: il cyberbullismo, la sextortion e il grooming sono, infatti, solo alcune delle azioni illegali commesse e facilitate dall’uso della rete.
Obiettivo dell’attività progettuale è, dunque, quello di creare un filo conduttore tra le Forze di Polizia e i giovani che si trovano in contesti connotati da un elevato livello di criminalità, attraverso la creazione di percorsi di educazione e di prevenzione di comportamenti antisociali, la cui realizzazione prevede l’uso di metodologie formative innovative, appositamente create e opportunamente validate da metodi scientifici.
Il progetto viene finanziato nell’ambito del PON FESR FSE Legalità, programmazione Fondi Strutturali 2014-2020. Parte del finanziamento complessivo è poi riconducibile al Fondo di Rotazione, in particolare:
• 2.462.265€ Unione europea;
• 820.755€ Fondo di Rotazione.