I fondi di coesione rendono le aziende italiane più competitive
Nel periodo 2014-2020 sono stati destinati 18,5 miliardi
Circa 7,8 miliardi di euro di incentivi alle imprese per aumentare la loro competitività. Sono i fondi di coesione destinati a questo scopo nel periodo 2014-2020. In tutto sono stati destinati alla competitività delle aziende 18,5 miliardi: la somma comprende anche l’acquisto di beni e servizi, gli investimenti sulle infrastrutture, i contributi alle persone e i trasferimenti di capitale. I fondi di coesione per la competitività delle imprese hanno così aiutato l’accesso al credito da parte degli imprenditori, la realizzazione di nuovi impianti produttivi o l’ampliamento e ammodernamento di impianti produttivi esistenti, oltre al miglioramento delle funzionalità delle aree produttive. Iniziative che contribuiscono anche a far crescere le esportazioni delle aziende italiane all’estero. Non a caso, uno degli indicatori scelti per valutare le performance dei fondi di coesione per le aziende è la capacità di esportare in settori a domanda mondiale dinamica. L’Italia è tornata sui livelli degli anni Duemila con il 31,9% nel 2020 dopo essere scesa a 28,6 nel 2012.
Andando a vedere nel dettaglio scopriamo che la provincia di Matera è stata la prima per somma di fondi destinati alla competitività delle aziende con 699 euro pro-capite. Seguono in classifica quelle di Nuoro e Palermo. Invece, il Comune che ha la quota pro-capite più alta è quello di Chamois, in Valle d’Aosta, con 36.192 euro. “Iniziativa PMI 2014-2020” è il programma che ha ottenuto i maggiori finanziamenti con 2,5 miliardi: è nato per contrastare la restrizione delle condizioni di accesso al mercato del credito e promuove il consolidamento e lo sviluppo delle PMI attraverso la concessione di nuovi finanziamenti a tasso agevolato, da parte di banche e intermediari finanziari selezionati.
Di Cosimo Firenzani – via emmedimeccanica.com