BANDA LARGA, BENE GLI ENTI PUBBLICI NEL MEZZOGIORNO

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BANDA LARGA, BENE GLI ENTI PUBBLICI NEL MEZZOGIORNO

“Amministrazioni efficienti ed istituzioni efficienti sono fondamentali per il futuro di queste regioni” più svantaggiate. L’importanza di procedere con politiche per la capacità amministrativa è stata ricordata dalla commissaria europea per la Coesione, Elisa Ferreira, a cui il sistema Paese risponde con risultati concreti che sono buone notizie per tutti. Per quanto riguarda l’accesso alla banda larga, grazie ai contributi europei Basilicata, Campania, Calabria, Puglia, Sicilia e Sardegna hanno un indice prossimo al 100% di diffusione tra nelle amministrazioni locali.
Attenzione, però. Perché per ‘istituzioni’, ha spiegato Ferreira, “si intendono scuole, università” e tutti i soggetti che giocano o possono giocare un ruolo per il rilancio dei territori. In questo l’uso dei fondi di coesione gioca un ruolo fondamentale. Quindi bene quanto fatto fin qui nella banda larga, ma l’impegno di sindaci e presidenti di Regione non devono esaurirsi nei propri uffici. Secondo le stime della Commissione europea la politica di coesione per i territori più svantaggiati, che nel caso italiano vuol dire le regioni del Mezzogiorno, nel 2023 la crescita del Prodotto interno lordo delle regioni più povere dovrebbe crescere del 2,6 per cento e in alcuni casi anche fino del 5 per cento grazie al sostegno dell’Unione europea. A patto che i soldi vengano intercettati e spesi bene ovunque, non solo per la P.A.

Di Emanuele Bonini – via Eunews.it