Briefing Note 47 – Il profilo della coesione nella Regione Sicilia

Briefing Note 47 – Il profilo della coesione nella Regione Sicilia

Nell’ambito del Ciclo di programmazione 2014-2020, sono 48.704 le iniziative progettuali sostenute dalle politiche di coesione che hanno riguardato in parte o in modo specifico il territorio della Sicilia.

Gli investimenti destinati unicamente alla Sicilia ammontano a 28,63 miliardi di €, di cui circa 18,94 miliardi di €, il 66,1%, direttamente derivanti da fondi di coesione: Fondi strutturali e di investimento europei (SIE) o altri fondi nazionali (es: Fondo per lo Sviluppo e la Coesione FSC). I progetti implementati specificatamente in territorio regionale sono invece 47.964. I rimanenti 740 sono investimenti su scala nazionale, o comunque riguardanti molteplici territori, compresa la Sicilia. La quota complessiva di finanziamenti pluriregionali che interessano anche la Regione in esame è di 9,56 miliardi di €, con 7,4 miliardi di risorse di coesione, riconducibili in gran parte a: Programma Operativo Nazionale “Iniziativa PMI 2014-2020”, che punta a favorire il consolidamento e lo sviluppo delle piccole e medie imprese delle Regioni italiane meno sviluppate e delle Regioni in transizione; un’iniziativa attuata dalla Banca del Mezzogiorno – Mediocredito Centrale S.P.A. e programmata dal Ministero dello Sviluppo Economico, relativa all’incremento nella dotazione finanziaria della “Riserva PON IC” del Fondo di Garanzia per le PMI ai fini del contrasto della pandemia da Covid-19; la misura Beni strumentali (“Nuova Sabatini”), un’agevolazione messa a disposizione dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy con l’obiettivo di facilitare l’accesso al credito delle imprese e accrescere la competitività del sistema produttivo del Paese.

La quota parte per la Sicilia, nell’ambito di queste tre iniziative, è proporzionale alle caratteristiche socioeconomiche della Regione. Tali progetti accumulano una quota di finanziamento pari a 4,9 miliardi di €. Gli altri 737, spesso avviati da istituti bancari, enti pubblici, organismi ministeriali, aziende pubbliche e private, assorbono i rimanenti finanziamenti pubblici per iniziative multi-territorio.

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