Kohesio, il portale Ue che mostra cosa fa l’Europa per le regioni attraverso la coesione

Kohesio, il portale Ue che mostra cosa fa l’Europa per le regioni attraverso la coesione

Obiettivo: trasparenza e comunicare l’Europa. La Commissione UE lancia il nuovo portale che mostra cosa è stato fatto per i cittadini nei loro territori, con una mappa interattiva che mostra tutti i progetti finanziati dal 2014 al 2020 per lo sviluppo di città e regioni. Si chiama Kohesio, ed è il primo sito internet coi dati relativi ai progetti finanziati attraverso Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR), dal Fondo di coesione (FC) e dal Fondo sociale europeo (FSE) in tutti gli Stati membri dell’Unione.

La politica di coesione è il cemento che tiene insieme i mattoni della nostra unione, la solidarietà europea in azione“, sottolinea la commissaria per la Coesione, Elisa Ferreira, decisa a dare dimostrazione di questa solidarietà attraverso la nuova iniziativa, unica nel suo genere. “Kohesio offre una serie completa di informazioni come mai prima d’ora per scoprire come la politica di coesione aiuta a rafforzare la nostra Unione. Grazie a Kohesio, la politica di coesione diventa ancora più aperta e trasparente”.

Un cambiamento epocale possibile a colpi di click. Si può scegliere il singolo Paese e, all’interno di questo, la singola regione, suddivisa per province e amministrazioni locali. Selezionando l’Italia, ad esempio, si può accedere ai dati delle singole regioni e, selezionando le province, si apre una mappa nella mappa che mostra tutti i progetti finanziati dall’Ue, con indicazione del singolo comune e descrizione del progetto e la finalità dello stesso. Un servizio al momento offerto in sola lingua inglese, che “nei prossimi mesi sarà disponibile in tutte le lingue ufficiali dell’UE”.

Kohesio intende diventare il punto di riferimento sulla pubblicità delle politiche di coesione. In collaborazione con le autorità di gestione selezionate dagli Stati membri per gestire i finanziamenti attraverso i fondi, “la Commissione continuerà a sviluppare la piattaforma al fine di includere i progetti del nuovo periodo di programmazione 2021-2027“, assicura Ferreira.

Di Emanuele Bonini – via Eunews.it